mercoledì 5 agosto 2009

Capalbio e dintorni-Saturnia-Pitigliano-Sovana

Itinerario di due/tre giorni - distante circa 200 Km da Roma (Aurelia+Roma/Civitavecchia) e 200+ Km dalla Toscana centrale - che tocca le tappe di:
- Giardino dei Tarocchi (Capalbio) (A)
- Borgo di Capalbio (B)
- Porto Ercole (Argentario) (C)
- Saturnia(D)
- Pitigliano (E)
- Sovana/Sorano (F)


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Giardino dei Tarocchi
Consigliato: Assolutamente sì
Difficoltà: Facile

Vera e propria perla nascosta, sogno onirico di una architetta francese che si è ispirata alle vicende della propria vita così come alla misticità delle carte dei tarocchi, per fare di una anonima collina a sud di Capalbio uno vero e proprio gioco di luci e ombre, specchietti e maioliche, statue, sculture, sogni di colore e cemento.
Si consiglia di visitare il sito ufficiale (cercare su Google 'Giardino dei tarocchi') per orari di apertura del parco e costo del biglietto d'ingresso (IMHO varrebbe la pena visitarlo a qualsiasi prezzo :))

Di esso Wikipedia dice:

Seguendo l'ispirazione avuta durante la visita al Parque Guell di Antoni Gaudí a Barcellona, poi rafforzata dalla visita al giardino di Bomarzo, Niki de Saint Phalle inizia la costruzione del Giardino dei Tarocchi nel 1979, su un terreno di mezzo ettaro ricoperto dalla macchia mediterranea sulla collina di Garavicchio presso Capalbio, in Maremma, messo a disposizione da Nicola e Carlo Caracciolo grazie alla mediazione di Marella Agnelli Caracciolo.

Identificando nel Giardino il sogno magico e spirituale della sua vita, Niki de Saint Phalle si è dedicata alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche colorate, per più di diciassette anni.

Terminata solo nell'estate del 1996, la realizzazione del Giardino ha comportato, oltre ad un enorme lavoro di impianto, una spesa di circa 10 miliardi di lire interamente autofinanziati dall'autrice.
Nel 1997 Niki de Saint Phalle ha costituito la Fondazione Il Giardino dei Tarocchi il cui scopo è quello di preservare e mantenere l'opera realizzata dalla scultrice. La costituzione della Fondazione è stata curata da Marie France D. Pestel-Debord, attuale Vice-Presidente, e da Stefano Mancini, Segretario Generale. Il 15 maggio 1998il Giardino dei Tarocchi è stato aperto al pubblico.








Borgo di Capalbio
Consigliato:
Difficoltà: Facile

È il comune più a sud della Toscana e, per il contesto ambientale in cui si trova e per l'importanza storico-artistica assunta in epoca rinascimentale, Capalbio è stata soprannominata anche la piccola Atene. Inoltre, il comune è stato premiato con le 5 vele e la prima posizione nella "Guida Blu" di Legambiente-Touring Club Italiano 2007 per la tutela e la gestione oculata delle sue spiagge, del paesaggio e dell'ambiente circostante. (fonte Wikipedia)








Porto Ercole
Consigliato: Ni
Difficoltà: Media

Porto Ercole è una frazione del comune di Monte Argentario, in provincia di Grosseto. Con Porto Santo Stefano (il centro più popoloso) costituisce uno dei due abitati maggiori che formano il comune.
In epoca medievale il centro fu un possedimento dell'Abbazia delle Tre Fontane di Roma, prima di passare agli Aldobrandeschi in epoca duecentesca. Dopo una breve parentesi sotto gli Orsini di Pitigliano, Porto Ercole entrò a far parte della Repubblica di Siena in epoca quattrocentesca. Nella seconda metà del Cinquecento il paese passò sotto lo Stato dei Presidi, divenendo il cardine dell'intero sistema difensivo della zona. Porto Ercole, seguendo le sorti dello Stato dei Presidi, entrò a far parte del Granducato di Toscana soltanto nella prima metà dell'Ottocento.

Agli inizi del Seicento morì a Porto Ercole Michelangelo Merisi da Caravaggio; il luogo della morte rimase per decenni avvolto nel mistero, perché deceduto secondo un biografo dell'epoca su una spiaggia (forse la Feniglia), secondo altri, nel paese vecchio. (fonte Wikipedia)

Personalmente, non mi ha mai sconvolto particolarmente l'Argentario, ma riconosco di essere in controtendenza rispetto ai milioni di turisti che ogni anno affollano le sue spiagge e paesi.
Difficoltà media, in quanto prima di arrivare a Porto Ercole (che comunque mi sento di consigliare al posto della caotica Santo Stefano), potreste incappare in incolonnamenti di non facile superamento. :)






Terme di Saturnia
Consigliato: Assolutamente sì
Difficoltà: Media

La località sorse in epoca romana lungo la Via Clodia nelle vicinanze della necropoli etrusca di Pian di Palma e delle sorgenti termali, già conosciute all'epoca, dalle quali prese la denominazione.
Le acque sulfuree a 37 gradi e mezzo hanno rinomate proprietà terapeutiche e sanno donare relax e benessere al solo immergervisi. Notevole è comunque il contatto con la natura, al tempo stesso aspra come la Maremma può essere - soprattutto nel periodo estivo - con i colori che variano dal verde cupo al giallo, al bruno in tutte le sfumature fino quasi al nero. (fonte Wikipedia)

Davvero meta da non perdere, se non fosse per l'orda di turisti che ogni giorno (d'Inverno come d'Estate) assaltano le piccole cascatelle e piscine - accessibili gratuitamente - per rilassarsi al calore delle acque termali.










Pitigliano
Consigliato: Assolutamente sì
Difficoltà: Facile

Conosciuta fin dai tempi antichi come 'la piccola Gerusalemme' - per la storica presenza di una sinagoga e di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale -, conserva un centro storico davvero suggestivo.
Arrivando dal mare, salendo la Strada Statale 74 Maremmana, si noteranno immediatamente le caratteristiche case che sporgono da un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo. La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo; nel fondovalle scorrono i corsi d'acqua Lente, Meleta e Prochio.
Acquedotti, numerose chiese ed il Palazzo Orsini fanno della 'piccola Gerusalemme' una perla assolutamente da non perdere.








Sovana
Consigliato:
Difficoltà: Facile

L'attuale centro storico si sviluppò nel corso del Medioevo nelle vicinanze della preesistente necropoli etrusca, sotto il controllo della famiglia Aldobrandeschi, che vi fece edificare un castello intorno all'anno mille. In epoca medievale divenne anche libero comune e diede i natali a Ildebrando di Sovana, divenuto in seguito papa Gregorio VII; fu anche capitale dell'omonima contea.
Alla fine del Duecento venne ereditata dagli Orsini seguendo il medesimo destino di Sorano e Pitigliano fino al Quattrocento, epoca in cui il centro venne conquistato dai senesi.
A metà Cinquecento la definitiva caduta della Repubblica di Siena portò Sovana nelle mani dei Medici, che la inglobarono nel Granducato di Toscana. (fonte Wikipedia)







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