domenica 26 luglio 2009

Civita di Bagnoregio - Bomarzo - Chia - Soriano nel Cimino

Tour di una/due giornate, che parte come sempre da Roma (A1 dir. Firenze) e tocca le tappe di:
- Civita di Bagnoregio (B)
- Bomarzo(D)
- Chia (E)
- Soriano nel Cimino (F)


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Civita di Bagnoregio
Consigliato: Assolutamente sì
Difficoltà: Media

Definita da più fonti "la città che muore", situata in posizione isolata, è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato. La causa del suo isolamento è la progressiva erosione della collina e della vallata circostante, che ha dato vita alle tipiche forme dei calanchi e che continua ancora oggi, rischiando di far scomparire la frazione, per questo chiamata anche "il paese che muore".

La frazione, attualmente abitata da poche famiglie, è ogni anno meta di numerosi turisti ed è stata diverse volte utilizzata come set cinematografico. All'interno del borgo rimangono varie case medievali, la chiesa di San Donato (che si affaccia sulla piazza principale), il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, la casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria, con due leoni che tengono tra le zampe una testa umana (a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi). Il vecchio paese è iscritto all'associazione de I borghi più belli d'Italia. (fonte Wikipedia)

Difficoltà media in quanto è necessario lasciare l'auto dall'altra parte del ponte, percorrerlo a piedi (o sulla groppa di un asinello) e visitare a piedi il borgo ed eventualmente il tunnel scavato sotto lo sperone roccioso.





Bomarzo - Parco dei mostri
Consigliato:
Difficoltà: Facile

Il cosiddetto Parco dei Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale.
Qui Vicino Orsini fece costruire nel XVI secolo alcuni monumenti che raffigurano animali mostruosi e mitologici. Chiamò il parco Sacro Bosco e lo dedicò a sua moglie, Giulia Farnese. Vi sono anche architetture impossibili, come la casa inclinata, o alcune statue enigmatiche che rappresentano forse le tappe di un itinerario di matrice alchemica. (fonte Wikipedia)

Immerso in una vegetazione rigogliosa, tra canti di uccellini e crepitio di piccoli ruscelli rigogliosi, lo consiglio assolutamente sia ai "grandi" che ai "piccoli". :)








Borgo di Chia
Consigliato: n.c.
Difficoltà: n.c.

Chia è una frazione di Soriano nel Cimino: un borgo di circa 400 persone posto a circa 300 metri di altezza sul livello del mare che si erge in posizione panoramica sulla valle del Tevere. L'antico nucleo risalente circa al 1100 d.C., anche se attualmente in avanzato stato di degrado, conserva ancora la sua pianta originale ed ha notevole interesse storico. I boschi sono disseminati di antiche tombe rupestri, e furono abitati fin dal periodo pre-etrusco (case ipogee, tombe a grotta, pozzi, ecc.)(fonte Wikipedia)






Soriano nel Cimino
Consigliato: n.c.
Difficoltà: n.c.

Di origine etrusca, forse l'antica Surrina vetus, il primo nucleo di Soriano nel Cimino passò dai monaci Benedettini ai Guastapane ed ai Pandolfi poi, accusati questi di eresia, al nipote di papa Niccolò III Orso Orsini che realizzò la costruzione dell'intero castello (1277-1279). Dal XIII al XV secolo si alternarono alla guida di Soriano ora Signorie ora Castellani di nomina papale fino al 1435 anno in cui sul sagrato del Duomo fu decapitato Giacomo di Vico esponente della potente famiglia dei Prefetti di Vico ed il dominio di Soriano tornò nuovamente alla Chiesa. L'imponente castello che domina il paese fu fatto costruire da Papa Niccolò III nel 1278, nella seconda metà del XV secolo fu restaurato e rinforzato. L'importanza di questa fortezza nella difesa dello stato papale è dimostrata dagli stemmi dei papi Callisto III e Innocenzo VIII. È presente anche lo stemma del Cardinale Rodrigo Borgia a indicare il ruolo svolto per circa 50 anni prima come vice cancelliere sotto 5 papi e successivamente come papa con il nome di Alessandro VI.




sabato 25 luglio 2009

Necropoli Banditaccia - Cerveteri - Ceri - Santa Severa

Piccolo tour di una giornata, che parte per comodità da Roma e tocca le tappe di:
- Necropoli della Banditaccia (Cerveteri) (B)
- Castello tufaceo di Cerveteri (C)
- Rocca di Ceri (D)
- Castello di Santa Severa (E)


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Necropoli della Banditaccia
Consigliato: Assolutamente sì
Difficoltà: Media

La necropoli etrusca della Banditaccia è posta su un'altura tufacea a nordovest di Cerveteri, e nei suoi circa 400 ettari di estensione si trovano molte migliaia di sepolture (la parte recintata e visitabile rappresenta soli 10 ettari di estensione e conta circa 400 tumuli), dalle più antiche del periodo villanoviano (IX secolo a.C.) alle più "recenti" del periodo etrusco.
Nella necropoli è possibile visionare due tipi di sepolture, quelle a tumulo e quelle "a dado". Le prime sono caratterizzate da una struttura tufacea a pianta circolare che racchiude all'interno una rappresentazione della casa del defunto, con tanto di corridoio (dromos) per accedere alle varie stanze. Le seconde consistono invece in una lunga schiera di tombe allineate regolarmente lungo vie sepolcrali. Nella parte visitabile della Necropoli della Banditaccia ci sono due di queste vie, via dei Monti Ceriti e via dei Monti della Tolfa.

Vivamente consigliato munirsi di scarpe comode e grande senso di avventura (l'accesso all'interno delle tombe infatti non è a volte così facilitato :))





Castello tufaceo di Cerveteri
Consigliato: Ni
Difficoltà: Facile

Dominato dalla duecentesca Rocca dotata di baluardi e torri. Nelle fortificazioni che circondano l'edificio sono incorporati tratti di mura Etrusche risalenti al quarto secolo a.C.
All'interno, un museo con i ritrovamenti delle vicine necropoli di Banditaccia e del Sorbo.




Rocca di Ceri
Consigliato:
Difficoltà: Facile

Ceri è una frazione del comune di Cerveteri, in provincia di Roma. Il borgo sorge su un altipiano tufaceo a poca distanza da Cerveteri.
Il borgo attuale venne fondato nel 1236 su un precedente piccolo abitato risalente al VII secolo quando gli abitanti della vicina Caere (Cerveteri) abbandonarono quest'ultima per trasferirsi in una posizione meglio difesa naturalmente.
Al nuovo centro diedero il nome di Caere Novum (oggi semplicemente Ceri, da non confondersi con la località di Cerenova, parte della frazione di Marina di Cerveteri), per distinguerlo dalla città antica, Caere Vetus (oggi Cerveteri). Nello stesso periodo, per motivi di sicurezza, venne costruito il castello che troneggia a difesa del borgo. (fonte Wikipedia)




Castello di Santa Severa (antica Pyrgi)
Consigliato: n.c.
Difficoltà: Facile

Pyrgi è il nome latino della città etrusca che sorgeva sulla costa presso l'attuale castello di Santa Severa. Anticamente era il porto di Cerveteri, da cui distava circa 13 km, e fu un fiorente centro di commercio finché gli Etruschi furono forti sul mare. Nel 384 a.C. fu distrutta dalla flotta di Dionigi di Siracusa e dopo alcuni decenni divenne colonia romana (fonte Wikipedia)

Non sono stato, ma lo consiglio comunque perchè sembra interessante. :)
Attenzione però ai lavori di restauro che impedivano - al momento del mio interessamento - l'accesso all'interno del castello. Si consiglia di informarsi prima se è possibile visitare l'interno della fortezza



Condivisione

"Un altro blog sui luoghi e viaggi?! Ancora?!"
Ebbene sì, miei affezionatissimi, l'ho fatto.. :)
"Il Web ne aveva davvero bisogno?!"
Probabilmente no..
Ma avete presente quando sia ha voglia di condividere con altri un momento, un luogo che ha davvero significato qualcosa nella propria vita..
Una paesino scoperto per caso, vita quotidiana che è lì - presente da anni - e che attende di essere narrata..
Così nasce questo blog: per condividere, discutere, scoprire, mostrare ciò che di più bello, antico e degno di attenzione ci sia nel nostro Paese.. :)
(fine sermone)